Dante e gli uomini del XXI secolo
#Dantedì

25.03.2021 h 20:45

Prima visione streaming Pagina Facebook e Canale Youtube Accademia Nazionale di Danza

In occasione del Dantedì (25 marzo 2021), la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieriistituita nel 2020 dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Dario Franceschini, l’Accademia Nazionale di Danza presenta alle h 20:45“Dante e gli uomini del XXI secolo”, una prima visione in streaming sulla pagina Facebook e sul Canale Youtube dell’Accademia Nazionale di Danza.

La diretta streaming raccoglie le idee, le riflessioni, e i pensieri degli uomini del XXI secolo ispirati dalla figura del Sommo Poeta. I protagonisti di questo evento ci parlano dei loro lavori, dei loro obiettivi e dei loro sogni permettendoci di introdurre il progetto finanziato dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante “Scene di un Inferno nel XXI secolo”che partirà proprio sabato 27 marzo 2021con il Cammino dell’Osservazione.

L’iniziativa vede la partecipazione di alcuni rappresentati dell’Accademia Nazionale di Danza oltre agli artisti coinvolti nel lungo progetto dell’AND: tra cui l’attrice Nancy Brilli, il musicista e compositore Paolo Fresu, l’artista visivo Luigi Battisti e il musicista Luca Spagnoletti. Tra le testimonianze di questo omaggio a Dante, anche l’esperienza di Enrica Palmieri, Direttore dell’Accademia Nazionale di Danza e ideatrice del progetto, con la sua dichiarazione alla danza, «esperienza che ha il potere di collegare tutte le arti». E il potere dell’arte torna nel sogno di Alessandro Carpentieri, docente della Rome Univeristy of fine Arts (RUFA) che, dai soggetti del mondo, sposta l’obiettivo della macchina da presa su di sé e rivela se stesso parlandoci, senza filtri, del suo sogno. L’immaginario poetico torna nel racconto e sulle immagini scelte da Giulia Merenda, docente del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti Roma 1.

Le voci di Sergio Cametti, Mauro Cignoni, Pierluigi Bertolaccini e Rosa Perrone dell’Associazione Volontari Televita, diventano invece autentici racconti di un moderno umanesimo con metafore sull’esistenza umana; ancora, modi di pensare, modi di concepire, modi di “dipingere” mondi nella mente di chi sta ascoltando sono alla base delle parole di Sabrina Lucido, Antonella Lazzaretti, Marta Biddau e Cinza Labatessa, docenti di EducANDo in danza, progetto che mira a collegare la prima educazione all’arte coreutica con le altre arti del settore AFAM.

L’indagine sul lato artistico dell’umano e nello specifico «sul fare musica» continua con le parole di Michele Chiogna e Andrea Amendola, rispettivamente docente e Direttore della Scuola Popolare di Musica di Villa Gordiani. Dalla sala di musica alla strada con Paolo Ippolito e il suo senso di “equilibrio” sul mondo; con Valeria Pediglieri, ex studentessa dell’Accademia Nazionale di Danza e Alessio Dantignana, anche loro artisti di strada di Roma Capitale, si esplora l’antica arte del mangiafuoco per suscitare il senso di stupore e meraviglia. I valori umani e culturali, stavolta dei luoghi che diventano spazio scenico attraverso un concetto fisico e mentale, emergono dalle immagini scelte da Marco Schaufelberger, docente dell’Accademia Nazionale di Danza, per esprimere la sua concezione di Mondo che si arricchisce nutrendosi di arte.

Sogni, obiettivi, presenza e esistenza diventano il motore che muove Silvia Autorino, Marzia Buonomo, Giacomo Calabrese, Noushin Masoumi e Silvia Pipponzi, i DanzAutori del progetto coordinato e diretto dalla prof.ssa dell’AND Sandra Fuciarelli ParoleCheDanzano™, un collettivo composto da diplomati dell’Accademia Nazionale di Danza, ora affermati professionisti, con spiccate qualità di performer, ricercatori  e coreografi. L’ensemble, la cui ricerca implica una stretta relazione della danza con la letteratura, la musica, le arti visive e una particolare attenzione ai temi del sociale, aprirà anche il progetto Scene di un Inferno nel XXI secolo con un lavoro che sarà mandato in onda, in prima visione, sui canali ufficiali dell’AND (Facebook e Youtube) sabato 27 marzo alle h 17:00 come inizio del Cammino dell’Osservazione, primo percorso viaggio dantesco. L’evento pensato in occasione del Dantedì, giornata in cui si celebra a livello nazionale la figura del “ghibellin fugiasco” anticipa, infatti, l’ingresso nella sequenza-scomposta della prima Cantica elaborata dalla Direzione dell’Accademia, ponendosi come quell’anticamera dell’Inferno in cui si trova il Poeta prima di intraprendere il viaggio.

La prima visione in streaming permetterà di comprendere il perché «Noi siam venuti al loco ov’io t’ho detto» e le caratteristiche di un progetto che intende porre le arti al centro di una riflessione più ampia che si lascia ispirare da «sospiri, pianti e alti guai», ma anche da «parole di dolore, accenti d’ira, voci alte e fioche» in conformità con gli stati emotivi che accompagnano l’esistenza umana. Il Dantedì vuole essere una presentazione di quanti hanno collaborato con il progetto  “Scene di un inferno del XXI secolo”; a loro s’intende dare parola perché riteniamo le loro azioni e i loro sogni parte di una “commedia umana” che continua nel presente a raccontare che la vita scorre nel tempo e nello spazio seguendo percorsi intrecciati che rimandano al passato con la promessa del futuro

Dante e gli uomini del XXI secolo è  l’omaggio con cui l’Accademia Nazionale di Danza intende celebrare questo giorno, celebrando prima di tutto le persone che, attraverso se stesse, diventano veicolo di valori e parte di un mondo fatto di sensibile umanità.

Un momento, questo, che vuole porsi come con lo stesso senso di esortazione o monito di quelle parole che si trovano sulla porta dell’Inferno:

«Per me si va ne la città dolente/ per me si va ne l’etterno dolore/ per me si va tra la perduta gente».

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