Il Leone d’oro della Danza 2021 è stato assegnato alla ballerina e coreografa franco-senegalese Germaine Acogny, conosciuta come “la madre della danza africana contemporanea”, ha annunciato la Biennale di Venezia in una dichiarazione martedì.

“Il suo contributo alla formazione di danza e coreografia dei giovani dell’Africa occidentale e l’ampia diffusione del suo lavoro nel suo paese natale e in tutto il mondo l’hanno resa una delle voci indipendenti più influenti sull’arte della danza”, ha sottolineato la Biennale .

La ballerina 76enne, che ha diretto dal 1977 al 1982 Mudra Afrique, la scuola di danza fondata da Maurice Béjart e dal presidente Léopold Sédar Senghor, “crede nella capacità della danza di cambiare la vita delle persone e si è sempre impegnata per condividendo la sua passione come atto di trasformazione e rigenerazione “.

“Son influence en tant que créatrice et mentor d’innombrables jeunes danseurs d’Afrique et d’ailleurs est un héritage que nous devrions souligner et célébrer alors qu’elle continue d’inspirer et de guider avec sa vision infatigable”.
Wayne McGregor
Direttore del Dipartimento Danza, La Biennale di Venezia

 

 

Con il marito Helmut Vogt, Germaine Acogny ha creato l’École des Sables, un centro internazionale di danze africane tradizionali e contemporanee inaugurato nel giugno 2004 a Toubab Dialaw (Senegal). Ha anche creato numerosi spettacoli per la sua compagnia JANT-BI, con la quale ha girato il mondo.

Il Leone d’argento è stato assegnato alla danzatrice e coreografa nordirlandese Oona Doherty, 34 anni, “una voce potente sulla scena europea (…) che affronta temi di identità, genere e religione, generalmente tenuti lontani dai riflettori della danza”.

In occasione della XV Biennale Internazionale di Danza di Venezia, che si svolgerà dal 23 luglio al 1 agosto, Germaine Acogny presenterà il suo spettacolo “Somewhere at the begin”, mentre Oona Doherty sarà presente con “Hard to Be Soft – In Belfast Prayer “.

Il prestigioso Leone d’Oro della danza ha incoronato tra gli altri in passato Merce Cunningham (1995), Carolyn Carlson (2006), Pina Bausch (2007), William Forsythe (2010), Sylvie Guillem (2012), Anne Teresa De Keersmaeker (2015) , Maguy Marin (2016) o ancora e La Ribot (2020)

Complimenti a Madame Acogny, che è stata anche presidente di giuria della scorsa edizione del Premio Roma Danza, per questo importante traguardo!

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