I PERCORSI
Mappe di distanze che si avvicinano

Seconda tappa del progetto artistico triennale dell’AND
21 giugno > 6 luglio 2019
Teatro Grande all’aperto dell’Accademia Nazionale di Danza
Largo Arrigo VII, 5, 00153, Roma

Dal 21 Giugno al 6 Luglio 2019 alle ore 21.15 sulla scena del Teatro Grande all’aperto dell’Accademia Nazionale di Danza (Largo Arrigo VII, 5 Roma) vanno in scenaI PERCORSI, mappe di distanze che si avvicinano, seconda tappa di un progetto artistico triennale dell’AND impegnata a mettere in scena repertori classici e contemporanei insieme alle nuove tendenze della coreografia.

Così se il viaggio inizia dai piedi I PERCORSI sono gli itinerari dei passi intrapresi da ciascuna delle quattro Scuole dell’AND per delineare il proprio ambito storico di riferimento, incluse quelle incursioni, fuori dal rispettivo perimetro, che caratterizzano il panorama coreutico attuale. Una ricerca anche di natura antropologica per rappresentare identità mutevoli nella molteplicità della scena artistica globale ad evidenziare tutta la complessità che il tema comporta.

Ad iniziare sarà Alessandro Bigonzetti che impegnerà tutti gli studenti della Scuola della Didattica della Danza insieme a una ricostruzione di “A Sweet spell of oblivion”di David Dowson curata da Sebastian Mari per concludere con “Fractal Fragment” di Regina Van Berkel (21/22/23 Giugno). Continua nelle serate del 26, 27, 28giugno la Scuola di Danza Classica con il repertorio Bournonville ricostruito da Dinna Biorn, per un affondo nel neoclassico di “Beauty in the eye”di Daniela Malusardi che anticipa l’approdo in “Francesca da Rimini” di Alessandra Panzavolta.

La Scuola di Danza Contemporanea continua la collaborazione con Alberto Del Saz per mettere in scena nei giorni 1, 2 e 3 luglio il capolavoro storico del coreografo americano Murray Louis “Brubeck Pieces”affidando gli altri brani delle sue serate a due figure di spicco della coreografia contemporanea: l’italiano Alessandro Certini e al norvegese Stian Danielsen.

Le distanze poi si avvicinano ne I PERCORSI della Scuola di Coreografia che coniuga i diversi spazi dell’AND con azioni performative ispirate alle Baccanti (Progetto di regia e drammaturgia di A. Broadacz con gli studenti del 1 biennio compositivo) ed estratti  dal repertorio storico di José Limón curati da Carla Maxwell, proposte coreografiche di ultima generazione come Hamdi Didri, nuova promessa della Coreografia contemporanea prossimamente anche ospite al RomaEuropa Festival 2019, e le riflessioni compositive di  Giorgio Rossi, pioniere della Nuova Danza italiana. Una mappa, quella della Scuola di Coreografia, nelle serate del 5 e del 6 luglio, dove trova spazio anche un lavoro coreografico, tratto dal Progetto individuale degli studenti del 2° anno del biennio compositivo, che per l’occasione porta una firma collettiva come auspicio di una promessa.

I PERCORSI rappresentano quelle strade che ciascuna Scuola dell’AND, secondo il proprio obiettivo, può intraprendere per confluire, nonostante le diverse direzioni, dimensioni, paesaggi e temperature, in un punto di ritrovo perché la ricerca conduce sempre da qualche parte e impedisce lo smarrimento. Questo progetto rappresenta il momento di passaggio tra un confine e l’altro: la terra delle radici e il cielo del volo.

I PERCORSI investono anche il Premio Roma Danza 2019, quest’anno dedicato all’arte dell’interpretazione, anch’essa coincidente con l’idea di un cammino di ricerca in quello spazio più intimo e profondo del proprio essere tanto da trovare il talento per diventare altro da sé. Il genere è solo un mezzo per mettersi alla prova davanti ad una Giuria internazionale anche quest’anno d’eccezione come Lutz Förster(Presidente) già interprete storico della Compagnia di Pina Bausch, Amancio Gonzales, danzatore di W. Forsythe e coreografo eclettico, Adela Mucollari, étoile del Teatro Dell’Opera di Tirana, Ae-Soon Ahm, coreografa di fama internazionale e docente del Dipartimento di Performing Art dell’Università di  Seul ed infine Guo Lei, Direttore della Beijin Dance Academy, a rafforzare una collaborazione che si sta avviando per uno scambio reciproco tra le due istituzioni.

Il Premio Roma Danza 2019 vede come sponsor ufficiale la Cuomo Foundation, la cui missione, attraverso progetti internazionali, consiste nel potenziare le opportunità di formazione ed accesso alla cultura per rafforzare l’individuo nelle sue capacità di migliorare la propria esistenza perché «The Art of Education is the Education of the Heart».

Il “Premio Roma Danza” nato nel 2001 sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è divenuto uno dei più prestigiosi concorsi di danza,a livello internazionale e quest’anno viene dedicato alla Città di Roma Capitale, centro di partenze e accoglienze della multiculturalità per la creazione di un nuovo umanesimo unica condizione possibile per un futuro sociale sostenibile.

Rivolto a studenti dell’Accademia Nazionale di Danza e a concorrenti esterni, si svolge negli spazi del Teatro Grande dell’Accademia Nazionale di Danza dal 9 al 12 luglio 2019 (semifinali, finali e galà) Il 12 Luglio, serata della premiazione presentata da Rossella Battisti, critico e studiosa della danza e dei suoi effetti sociali e culturali nell’attualità, vedrà,  insieme ai finalisti, la presentazione di un estratto da “Missa Brevis”di José Limón, ricostruito da Nina Watt, con l’assistenza della prof. Cristina Caponera e l’interpretazione degli studenti del 1 anno del Corso di II livello della Scuola di Danza Contemporanea per un pubblico vasto che vedrà la presenza delle autorità capitoline e di rappresentanti del MIUR e del MIBAC  nonché di esperti del mondo della danza.

INFO E PRENOTAZIONI:

Gli spettacoli sono a ingresso gratuito su prenotazione
Telefono: 06/57177715 (martedì e giovedì ore 10:00 – 12:00; mercoledì e venerdì ore 15:00 – 17:00)
Oppure tramite mail a welcomeoffice@accademianazionaledanza.it
Per maggiori info:
ufficio.comunicazione@accademianazionaledanza.it

Nel Dettaglio:

21, 22, 23 giugno 2019
SCUOLA DI DIDATTICA DELLA DANZA
h 21:15

SILENZIO DI NOTE

Coreografia:Alessandro Bigonzetti
Musica:Frederick Chopin, Paul de Senneville, Olivier Toussaint eseguite al pianoforte da Tania Pallabazzer
Assistenti alla coreografia:Francesca Corazzo, Dora De Panfilis, Anna Maria Galeotti, Marzia Recchia
Costumi:Atelier Tramontano Roma
Luci:Stefano Pirandello
Interpreti: gli allievi dell’Accademia


A SWEET SPELL OF OBLIVION

Coreografia:David Dawson, riprodotta da Sebastien Mari
Musica:Johann Sebastian Bach
Assistenti alla coreografia: Monica Fulloni, Nicoletta Pizzariello
Costumi:Atelier Tramontano Roma, su bozzetto originale
Luci:Stefano Pirandello
Referente: Monica Fulloni
«Per me l’oblivion è lo spazio in cui regna la libertà, lo spazio del sogno, lo spazio apparente senza nome, lo spazio fuori dal tempo. A Sweet Spell of Oblivion è come un manoscritto, come leggere una partitura. Il concetto si basa sulla relazione tra la musica e la danza, tra la memoria e la solidarietà con la storia, la tecnologia, il linguaggio e la struttura», David Dawson.
Interpreti: gli allievi dell’Accademia
NOTE: per una questione legata ai diritti d’autore, è categoricamente vietato filmare, registrare e postare, con qualsiasi supporto e su qualsiasi piattaforma, il brano coreografico.

FRACTAL FRAGMENT

Coreografia: Regina van Berkel
Musica: Theo Verby (da Fractal Simphony)
Assistenti alla coreografia: Michele Pogliani, Gabriella Borni
Costumi: Accademia Nazionale di Danza
Luci:Stefano Pirandello
Fractal Fragment è stato concepito per gli studenti dell’Accademia Nazionale di Danza, con lo scopo di spingerli ad aprire le porte del loro personale desiderio artistico, ed incoraggiare i giovani talenti a scoprire e risvegliare i loro sensi dello spazio, la loro energia, la loro fisicità e musicalità.
Interpreti. gli allievi dell’Accademia

 

26, 27, 28 giugno 2019
SCUOLA DI DANZA CLASSICA
h 21: 15

SUITE DA “NAPOLI”

Coreografia: August Bournonville, riprodotta dal M° Dinna Bjørn
Musica: N.W. Gade, E. Helsted, H.C. Lumbye, H.S. Pauli
Assistenti alla coreografia: Elisabetta Cello, Giovanna Spalice
Costumi:Lilli Cascio (AND)
Luci: Stefano Pirandello
Referente: Liana Pistoni
Napoli (il pescatore e la sua sposa) è un balletto di repertorio del 1842 che rispecchia uno dei temi privilegiati del Romanticismo. Il balletto è il capolavoro più felice di August Bournonville che fu convinto da un suo amico a viaggiare per l’Italia, dove si lasciò ispirare da Napoli. La vitalità e lo spirito scanzonato della città partenopea lo hanno influenzato nella coreografia, facendolo diventare uno dei pezzi simbolici dello “stile Bournonville”, così da entrare nei programmi dei maggiori teatri.
Interpreti: gli allievi dell’Accademia

 BEAUTY IN THE EYE

Coreografia: Daniela Malusardi
Musica: G. F. Haendel
Assistente alla coreografia e referente: Alessandra Alberti
Costumi: Lilli Cascio (AND)
Luci: Stefano Pirandello
«Una ricerca di armonia nel danzare tra la sua tecnica, la sfera emotiva e la fluidità ed energia del movimento, una ricerca incentrata sulla bellezza nella sua purezza basilare, come nei balletti classici, ma con una lieve accentuazione sull’ off-balance più moderno, e una espansione più rilevante dal punto di vista della libertà di movimento e di energia nello spazio», Daniela Malusardi.
Interpreti: gli allievi dell’Accademia

FRANCESCA DA RIMINI

Coreografia: Alessandra Panzavolta
Musica: Fantasia sinfonica in Mi minore dal V Canto dell’Inferno di Dante, op. 32, Peter Ilic Tchaikovsky
Assistente alla coreografia e referente: Liana Pistoni
Costumi:Giusy Giustino
Luci: Stefano Pirandello
Francesca da Riminiè una sinfonia di Tchaikovsky, composta nel 1876 a seguito della lettura della Commedia dantesca, e dopo il primo viaggio a Bayreuth dove ha ascoltato la musica di Wagner. Francesca da Rimini è una versione intensamente tragica, più legata alla visione romantica della struggente storia d’amore che non alla visione pietistica che ne dipinge Dante nel V canto dell’Inferno. «Personalmente, ho sentito una maggiore vicinanza con il compositore, e quindi ho scelto di raccontare la tragedia vissuta dai due amanti evidenziando maggiormente l’aspetto emozionale e privato. L’esposizione inizia con un “flashback” e prosegue a quadri, come se passato e presente si confondessero nella memoria della protagonista che è tragicamente costretta a rivivere per sempre la propria sfortunata vicenda», Alessandra Panzavolta.
Interpreti gli allievi dell’Accademia
Voce narrante:Max Malatesta

 

1, 2, 3 luglio 2019
SCUOLA DI DANZA CONTEMPORANEA
h 21:15

FOUR BRUBECK PIECES

City Center, New York City, February 9, 1984
Coreografia: Murray Louis, ricostruito da Alberto Del Saz
Musica: Dave Brubeck and Paul Desmond
Costumi: Frank Garcia
Scenografia: Alwin Nikolais
Assistente alla coreografia e referente: Stefania Brugnolini
Four Brubeck Pieces è stato premiato come migliore coreografia nel 1984 dal City Center di New York. È stato definito dalla critica come una perfetta fusione di due forme d’arte, la danza e la musica, dove il flusso di energia sonora si concretizza nei movimenti del corpo. Murray Louis è stato il migliore allievo di Alwin Nikolais e può essere considerato un discepolo di terza generazione di Mary Wigman. A partire dal 1951, Louis è stato il principale danzatore della compagnia di Nikolais. Pur continuando a mantenere una stretta collaborazione con il suo maestro, ha iniziato la sua attività di coreografo, formando la sua compagnia. Louis è stato considerato uno dei migliori insegnanti di danza, offrendo ai suoi studenti una rara visione della teoria e della pratica dell’arte coreutica.
Interpreti: gli allievi dell’Accademia

THE GATE, uno sguardo al futuro

Coreografia: Alessandro Certini e Charlotte Zerbey
Musica: Spartaco Cortesi
Assistente alla coreografia: Laura Martorana, Teri Weikel
Referente: Ricky Bonavita
Ognuno, costantemente calato nella scelta tra autenticità e inautenticità della propria unicità, immagina un passaggio attraverso il quale scorgere un futuro senza le barriere del confronto. Alla base del progetto è il valore della ribellione, che attraversa i corpi e accompagna gli animi negli spazi della bellezza e dell’immaginazione.  Nella danza il corpo non è isolato, sebbene identificabile nella sua alterità genera relazioni, diviene passaggio, canale, nutre e si nutre della connettività di cultura-sociale.
Interpreti: gli allievi dell’Accademia

THEY FORGET BEFORE THEY FALL ASLEEP

Coreografia:Stian Danielsen
Musica: autori vari
Assistente alla coreografia: Corinna Anastasio, Elisabeth Sjostrom
Referente: Elisabeth Sjostrom
Attraverso il movimento è possibile rintracciare la franchezza brutale dei danzatori? È possibile scorgere dove sono i loro movimenti? È possibile sapere quando non hanno bisogno di nascondersi dietro al nulla? They forget before they fall asleep porta in scena una devozione verso gli eventi coreutici vissuti tanto dagli esecutori quanto dal pubblico, seguendo una dialettica tra rischio e responsabilità in cui la danza è sintesi. Un avvicinamento alle sensazioni, alle emozioni dove vulnerabl humour è il centro della coreografia.
Interpreti: gli allievi dell’Accademia

 

05, 06 luglio 2019
SCUOLA DI COREOGRAFIA
Spazi aperti AND ore 20.45

BACCANTI

Coreografia: allieve del 1° Biennio Compositivo coordinate da Anouska Brodacz
Musica: Gianni Denitto
Costumi: Lilli Cascio (AND)
Luci: Stefano Pirandello
Partendo dalle “Baccanti” di Euripide, si spazia da Oriente a Occidente alla ricerca della struttura delle forze oscure, irrazionali, “dionisiache” che albergano nel cuore dell’essere umano. La traccia è la festa, il rito, la cena, il cibo. Lo spettacolo, che si svolge intorno ad una tavola imbandita, collega alla tragedia greca, cerimonie e riti di possessione comuni a molte culture.
Interpreti gli allievi dell’Accademia

“SUITE DA «A CHOREOGRAPHIC OFFERING (1964)»

Coreografia: José Limón
Maestro ricostruttore e direzione: Carla Maxwell
Musica: Offerta Musicale, Johann Sebastian Bach
Assistenti alla coreografia e referente: Sandra Fuciarelli
Costumi: Lilli Cascio (AND)
Luci: Stefano Pirandello
Scelta dall’AND insieme a “Etude” per rappresentare il “percorso” che lega tre generazioni di coreografi, “A Choreographic Offering” è una composizione di José Limón basata sulle coreografie della sua Maestra e mèntore Doris Humphrey e a lei dedicata.
NOTA: Questa coreografia è rappresentata in accordo con la José Limón Dance Foundation, Inc. che ne possiede il copyright. (Tutti i diritti riservati).
Interpreti gli allievi dell’Accademia

©1996, José Limón Dance Foundation, Inc. Questa rappresentazione di Suite from A CHOREOGRAPHIC OFFERING, coreografia di José Limón, è presentata in accordo con la José Limón Dance Foundation, Inc. ed è prodotta secondo gli standard dello Stile e della Tecnica Limón stabiliti dalla José Limón Dance Foundation, Inc. “Limón, Limón Style and Limón Technique are trade and service marks of The José Limón Dance Foundation, Inc. (Tutti I diritti riservati)”.

TRANSITUS

Progetto coreografico di diploma finale del corso di Composizione della Danza tenuto dalla prof. ssa Carla Marignetti e con il contributo del Progetto Individuale seguito dalla prof.ssa Elisabet Sjostrom.
Coreografia: Maria Elena Curzi, Eleonora Galante, Marco Lattuchelli, Marella Vitucci (studenti del 2° Biennio Compositivo)
Musica originale: Marco Melia
Costumi: Lilli Cascio (AND)
Luci: Stefano Pirandello
In un tempo in transito, i corpi in movimento rivelano ed evocano panorami antropici, come una pellicola che scorre, attraversando diversi immaginari.
Interpreti: gli allievi dell’Accademia

ETUDE (2002)

Coreografia: Carla Maxwell
Musica: Gretchen am Spinnrade, Franz Schubert
Assistenti alla coreografia e referente:Sandra Fuciarelli
Costumi: Lilli Cascio (AND)
Luci:Stefano Pirandello
“Etude” è uno Studio di Carla Maxwell basato sulle coreografie “Psalm”, “Dances for Isadora” e “A Choreographic Offering” di José Limón e a lui dedicato. Questa danza è parte del Repertory Etudes Collection, ideato e curato da Carolyn Adams e Julie Adams Strandberg, produzione Repertory Etudes Project.
Interpreti: gli allievi dell’Accademia

SENZA FINE

Coreografia: Hamdi Dridi
Musica:autori varî
Assistenti alla coreografia: Francesca La Cava
Costumi:Lilli Cascio (AND)
Luci:Stefano Pirandello
Come iniziare e come finire? Stiamo lavorando mentre danziamo o viceversa? Come diventare esausti senza diventare drammatici? Uno spazio di resistenza, un incontro tra azione e significato. Cosa posso danzare, dire, fare? Che cosa è giusto o sbagliato? Siamo qui per offrire un tributo, a voi, a noi, tutti insieme cittadini del mondo. Siamo artigiani, lavoratori del movimento, non smetteremo di muoverci, tremare, costruire e reagire. Nessun sentimentalismo, nessun dramma, solo il momento, essere presenti, con i battiti del cuore. Sei qui, guardando e condividendo, una creazione di collegamenti in movimento che emergono tra noi, nel presente dei nostri atti. Vieni e unisciti.
Interpreti gli allievi dell’Accademia

CIRCOLARITA’ (dei desideri e della gravità)

Coreografia: Giorgio Rossi in collaborazione con gli interpreti
Musica: autori varî
Assistenti alla coreografia:Corinna Anastasio
Costumi: Lilli Cascio (AND)
Luci: Stefano Pirandello
Nella musica ci sono delle condizioni imprescindibili affinché si manifesti, musicista, strumento e la relazione che ne scaturisce, così l’essere umano vivendo (danzando) è contemporaneamente artefice e strumento ed in ogni istante ha molteplici funzioni vitali ed emozionali con pensieri ed azioni. La musica contiene delle dinamiche sonore che si diffondono nello spazio. Il danzatore con la gravità terrestre, che è la realtà assoluta con cui tutto può esistere, muove le proprie membra nello spazio e nel tempo e come la musica si diffonde attraverso il silenzio fluido della sua danza. Con sensibilità abbiamo cercato di tessere nello spazio e nel tempo i desideri.
Interpreti: gli allievi dell’Accademia

 

 

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