Discipline Coreutiche - Tecniche dell'Improvvisazione Coreutico-Musicale

Master di 1° Livello

 

Con il contributo di:

 

 

 

in collaborazione con:

Presentazione

Durata del corso: 1 Anno

Progetto di collaborazione tra il Conservatorio di Santa Cecilia (dipart. Jazz) e l’AND  (Accademia Nazionale di Danza Dipartimento Arti Coreutiche) per il rilascio di Diplomi Accademici congiunti di Master di 1° livello.

L’Accademia Nazionale di Danza con il suo suggestivo palco all’aperto come il Conservatorio di Santa Cecilia con L’Auditorium costituiscono i luoghi della formazione come pure delle proposte di ricerca artistica in campo coreutico e musicale svincolata dalle logiche del mercato dello spettacolo ma attenta ai fermenti che animano le tendenze creative contemporanee. DallObiettivia ricerca sulla tradizione occidentale e non, le possibili interferenze con le nuove tecnologie i linguaggi multimediali, ai fenomeni etnici e locali protagonisti di un interesse in crescendo.

La mancanza all’interno degli Istituti preposti all’alta Formazione Artistica nella Musica e nella Danza di un percorso congiunto di studio e di ricerca su entrambi i linguaggi ma anche dei loro contesti storici e socio-antropologici suggerisce l’urgenza della proposta che segue in considerazione anche dei possibili risultati che solo in un ambito di studio e ricerca, e non su richieste commissionate come solitamente avviene quando le due arti vengono accostate in scena, possono riflettere quella onestà investigativa congiunta alla magia di una comunione recuperata.

Improvvisare nella danza così come nella musica significa uno stesso percorso: ascolto e creazione.  Concepire e suonare musica nell’attimo stesso in cui essa nasce e si evolve non è diverso se lo strumento è il corpo. Nell’ambito della musica e della danza popolare questo è ancora più vero, Non si vuole negare una storia in cui la separazione imposta ha generato un’autonoma linguistica arricchendo la struttura grammaticale di ciascuna, tutt’altro la si vuole mettere in comune per una integrazione consapevole e di rispetto reciproco. E da qui porre le basi per una intesa di vero dialogo creativo e speculativo.

Obiettivi Formativi

Quando musicisti e danzatori collaborano, cercano di stabilire un linguaggio comune, che spesso trovano sui sentieri del ritmo : accelerando/rallentando, l’alternanza suono-silenzio o quella movimento-stasi hanno a che fare con il ritmo. Così come la ripetizione, la reiterazione di una frase o sequenza, l’unisono. Nei casi migliori, la relazione tra musica e danza, il loro accostarsi o contrastarsi, viene stabilito secondo i dettami di una motivazione interiore. Siamo in quel campo che ha portato Giuseppe Bartolucci a parlare di “attraversamenti di specifici e di liberi criteri di ricerca. Sentieri interiori in cui cercare affinità e contiguità, una terra che è insieme luogo del lavoro e del massacro, dove competitività e isolamento, ordine e irregolarità si danno la mano ”.

Interiori perché intuitivi : nell’invenzione artistica c’è sempre un inizio prerazionale, scelte che, come direbbe Paolo Fabbri, “si fanno a passion veduta”. Si tratta di combinare immagini che sono in questa fase incomunicabili. Gli esiti artistici di questa sperimentazione possono al fine non essere né musica né danza, ma forse qualcosa di più e di meno al tempo stesso.

Di meno perché non ci sono risultati autodefiniti all’interno di una disciplina, di più perché si aprono improvvisi spiragli : si tratta di immaginare nuove connessioni, mettere in relazione musica e danza in modo sorprendente e estendere all’una i processi compositivi dell’altra. Attraverso l’ascolto innanzitutto, non tanto di ciò che si dice ma di chi suona o danza, un ascolto possibile se tutti i sensi sono tesi. Si cerca di fare e di non fare, assecondare o contrastare, occupare o svuotare lo spazio determinando in esso delle direzionalità e degli ostacoli, usare il tempo ed il silenzio. E, lentamente, ecco la costruzione di una forma che si trova per approssimazioni successive, nella ricerca comune.

Finalità:

L’esigenza di individuare nel percorso formativo di musicisti e danzatori (master di 1° livello) come di  compositori e coreografi (master di 2° livello) una opportunità di  relazione e studio congiunto che riproponga quel nesso imprescindibile tra la musica e la danza, naturale e spontaneo, fecondo di tanta tradizione ma anche sbiadito nel coso del tempo e riappiccicato alla meglio secondo l’occorrenza, impone una riflessione soprattutto in un luogo-territorio come Roma, che oltre a rappresentare un centro culturale internazionale di riferimento, vanta la presenza di Istituzioni di Alta Formazione Artistica che non poco hanno contribuito nel tempo a determinare, con il loro  operato,  anche le condizioni di tale rivalutazione artistica.

Sbocchi professionali:

  • Performer capaci di creare esperienze, opere e allestimenti site specific

Titoli di accesso per i danzatori:

diploma di Primo livello in Discipline coreutiche delle Scuole di Danza Classica, Danza Contemporanea e Coreografia

Per i musicisti:

diploma di 1 livello del Dipartimento jazz

Lo studente che intende iscriversi al Master non può frequentare contemporaneamente a questo altro corso di laurea o diploma AFAM.

Descrizione Attività

L’alternanza di uno studio pratico e teorico garantirà l’acquisizione delle competenze previste dal Master in linea con i suoi obbiettivi e finalità: tecniche di improvvisazione coreutico-musicali in relazione a spazi performativi non tradizionali, conoscenza delle strutture compositive coreutiche e musicali che si articolano su partitura in considerazione degli spazi e delle realazioni tra i diversi gruppi di performers. Gli stage ed i tirocini completeranno il bagaglio delle competenze tecniche e perfomative al fine della creazione di un progetto individuale conclusivo che avrà poi la possibilità di essere rappresentato in contesti espositivi e museali.

Docenze

Una alternanza di docenti dell’alta formazione coreutica e musicale provenienti dal Conservatorio di Santa Cecilia e dall’Accademia Nazionale di Danza, si alterneranno con maestri esperti ospiti di chiara fama del settore specifico al fine di coordinare una didattica osservante delle metodologie e della ricerca in ambito performativo. Gli studenti, a parte per due discipline specifiche dell’ambito di provenienza, costituiranno un unico gruppo di studio capace di integrare le loro competenze sulle diverse articolazioni dell’improvvisazione in ambito musicale e coreutico con l’obbiettivo di operare collettivamente in un unico spazio scenico. E previsto un Consiglio di Corso del Master formato da un tutor e un coordinatore  per i musicisti e un tutor e un coordinatore per i danzatori (entrambi provenienti dalle due istituzioni AFAM  coinvolte) con la presenza di un referente del MAXXI.

Laboratori e Tirocini

Una equipe di esperti dei settori sopra indicati si alterneranno nella docenza che avrà luogo in AND, al Conservatorio di S. Cecilia e al Saint Louis College of Music.

I laboratori saranno organizzati all’insegna del lavoro di gruppo sulle diverse discipline partecipanti al master, mentre i tirocini saranno occasione di approfondimento

Gli incontri con esperti e professionisti del settore, artisti visivi e art manager completeranno il percorso formativo  che si concluderà con un progetto individuale pratico-teorico (tesi).

L’acquisizione dei crediti avverrà per esami (discipline pratico teoriche e teoriche) e con verifica interna del docente/o esperto   (per i laboratori), mentre la partecipazione alle attività di incontri, stage e tirocini permetterà il riconoscimento dei crediti formativi corrispondenti a tali attività. Sarà cura del Tutor firmare il riconoscimento sugli statini.

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Video di presentazione

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